Eraldo Bernocchi e Massimo Pupillo
comandano un esperimento musicale non insolito ma sicuramente ricco
di fascino. Il dub elettronico del primo fuso al grindcore ed al
doom.
Il risultato va ascoltato e compreso,
il genere è di nicchia e la sfiducia si potrebbe palesare con molta
facilità.
Le atmosfere cupe, ma lontano
dall'essere funebri o spettrali, costruiscono e smantellano
interessanti intrecci di est europa, di Maghreb e Scandinavia, per
poi sfociare in ambienti al limite del post-rock strumentale in
“Letters to ghost” e dello sludge in “Szécheny”.
Obake è un progetto vincente, che sa
conquistare anche i non amanti dei generi. E ci tengo a sottolineare
dei generi.
Balasz Pandi (Mezbow) e Lorenzo
Esposito Fornasari (Transgender) completano la line up.
OBAKE - Untitled
- Human Genome Project
- Dog star ritual
- The End of it all
- Szécheny
- Letter to Ghosts
- Ponerology
- The Omega Point
- Destruction of the tower
- Endocrinal Pineal Gland
- Grandmother Spider
ALBUM CONSIGLIATO: SI
PRO: le ottime basi di partenza ed il
saper rendere ascoltabile dei generi non amabili
CONTRO: la diffidenza verso il mondo
metal
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