Il pop genuino ed italianissimo che esce dalle cuffie
ascoltando il primo album dei “Le Club Noir”, mi sorprende. Tanto da
controllare di aver aperto la cartella corretta.
Oltretutto, è difficile anche trovare parole adatte per
descriverlo. Non serve scavare tra terminologie post rock, shoegaze o assurde varianti
metal. Sembra di accendere una banalissima MTV o una radio nazionale.
Ma partiamo dall'inizio. “Le club noir” vedono la luce nel
2007 per mano di Gianluca Veronal e Joe La Iena. Nel corso degli anni modellano
la formazione, fino a trovare con Federico Toma e Lord Byron quella ideale. Nel
2010 entrano in studio per dare vita alla loro prima fatica, che regolarmente
arriva. L'autobiografico titolo riprende una storia anch'essa tutta italiana.
Le Club Noir colgono per filo e per segno quello che sono
gli insegnamenti dei grandi gruppi light-rock di casa nostra; penso ai Negrita
o ai Velvet, i quali incollano testi di sicuro interesse nazionale a sound
modaioli d'oltremanica.
Entrando nello specifico, “Le club noir” non può non piacere.
perché trasmette le note classiche della musica leggera italiana. Sta
esattamente tra Sanremo e TRL; quella fascia di pubblico che raccoglie dalla
ragazzina delle superiori alla signora delle pulizie.
I testi arrancano tra l'amore, le tematiche adolescenziali e
le frasi da Smemoranda (“perché quello che desideriamo lo vogliamo fin quando
diventa nostro, poi ce ne dimentichiamo troppo spesso” da Non so far di meglio). Forse in un momento storico come questo lo
si può vedere come un antidoto alla depressione, ma significherebbe avere una
mente commerciale smisurata.
Gli arrangiamenti rimangono il pezzo forte dell'album.
Assolutamente perfetti e degni di un album da hitlist. Per quanto riguarda il
sound, trattengo delle riserve fino all'ascolto live, ma per il momento è una
buona base pop/indie, non troppo rock e non troppo elettronica.
Le Club Noir
Gianluca Veronal voce
e chitarra
Joe La Iena basso
e cori
Lord Byron piano-tastiere
+ cori
Federico Toma batteria
e cori
Le Club Noir
1 – La
croce nera
2 – Stai
con me stanotte
3 – Storia
d'amore
4 – Quelli
come noi
5 – Chiudo
gli occhi
6 – Follia
7 – Sulle
mie labbra
8 – Non so
far di meglio
9 – Il bel
paese
ALBUM CONSIGLIATO : SI
Pro: italici
Contro: troppo
spudoratamente commerciali. Potrebbero gareggiare con
i Modà
LINK
it-it.facebook.com/pages/LE-CLUB-NOIR/135343893146979
PER CHI
DARA’ UN OCCHIO AL LORO SITO: Il Suprematismo è una corrente pittorica e
di pensiero che fonde l'arte con la religione. L'opera diventa religione e
l'artista, a sua volta, dio. Questo lavoro, con il suprematismo, non ha molto a
che vedere.
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